La nostra scuola arricchisce l’offerta formativa con progetti che, a partire dalle risorse del territorio, costituiscono un approfondimento ed un’integrazione del curricolo. Questi vengono predisposti collegialmente dai docenti, nell’ambito dell’autonomia didattica, allo scopo di arricchire, articolare e personalizzare le attività. Ci avvaliamo inoltre di consulenze di esperti esterni.Particolare attenzione viene posta, dalla nostra scuola, alle uscite didattiche considerate parte integrante e qualificante dell’offerta formativa nonché momento privilegiato di conoscenza, esperienza, socializzazione.

Pertanto la partecipazione è da considerarsi attività didattica a tutti gli effetti.

Progetto di inclusione: tutti uguali, tutti speciali

La scuola oggi vive un momento cruciale che riflette le complesse dinamiche che caratterizzano la società contemporanea, è necessario quindi che si ponga in maniera accogliente e adotti una didattica inclusiva capace di rimuovere gli ostacoli che potrebbero impedire alla persona la piena partecipazione alla vita sociale nella scuola e nella società.

La Scuola dell’Infanzia San Simeo si propone come una scuola inclusiva che è capace di guardare a tutti i bambini indistintamente e differentemente in linea con le Indicazioni Nazionali del 2012 che promuovono “un’azione educativa in coerenza con i principi di inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza delle diversità un valore irrinunciabile”.

La scuola intende realizzare un’azione educativa mirata capace di rapportarsi alle potenzialità personali di ogni bambino e di valorizzare le differenze per trasformarle in risorse.

La Scuola dell’Infanzia rappresenta in particolare per i genitori che provengono da altri paesi, il primo luogo di incontro e confronto tra lo spazio privato della propria casa e della propria famiglia con lo spazio “istituzionale” e “pubblico” della società di accoglienza.

Stabilire rapporti di accoglienza, fiducia e dialogo in situazioni multiculturali, richiede professionalità ed apertura e deve essere considerato uno dei primi obiettivi della scuola, come opportunità di crescita personale per tutti i soggetti che vi sono coinvolti (territorio, famiglie, bambini ed operatori scolastici).

La scuola, si configura pertanto, come luogo di formazione umana, sociale e culturale del bambino, oltre che come ambiente privilegiato per una vitale esperienza di fede. La scuola si fa carico di educare il bambino al valore della persona alla libertà e all’autonomia, alla ricerca della verità per aiutarlo:

-a trovare il senso della vita;

-a porsi attivamente e in maniera personale di fronte alle varie e contrastanti proposte;

-ad aprirsi alla multiculturalità per divenire cittadino dell’Europa e del mondo.

La scuola dà priorità all’educazione e allo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale dei

bambini, promuovendone le potenzialità di autonomia, creatività, apprendimento e operando per assicurare un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative nel rispetto dell’orientamento educativo dei genitori.

Importante è saper osservare nella relazione educativa; ascoltare per comprendere la storia e il modo di essere dell’alunno, il suo vissuto, il significato che egli attribuisce alla sua esperienza, le difficoltà che incontra e come le interpreta.

Destinatari:

Tutti i bambini iscritti alla Scuola dell’Infanzia.

Obiettivi

  • Tendere ad includere e non ad escludere
  • Riconoscere i bisogni e cercare le strategie più coinvolgenti ed efficaci
  • Rispettare i tempi ed i ritmi di apprendimento di ciascun alunno
  • Accettare e valorizzare ogni singolo alunno
  • Creare una solida base socio – affettiva, comunicativa e relazionale
  • Valorizzare l’appartenenza culturale di ciascuno
  • Favorire lo scambio di tradizioni, insegnamenti costumi della cultura di appartenenza

Metodologia:

Attraverso un approccio ludico verranno attivati percorsi educativi che promuovano l’accoglienza verso ogni singolo bambino.

Se saranno riscontrate effettive necessità si promuoveranno percorsi di potenziamento e di recupero delle competenze a livello linguistico, cognitivo e motorio per favorire il pieno sviluppo dei bambini. Tali percorsi saranno realizzati proponendo attività di piccolo gruppo con una metodologia laboratoriale.

Spazi:

  • Le sezioni,
  • Il salone,
  • Il giardino

Esperienze e attività:

  • Lavori a sezioni aperte
  • Lavoro per piccoli gruppi
  • Lavoro per gruppi di livello

Valutazioni e verifiche (criteri e strumenti):

  • Verifiche bimestrali;
  • Griglie di rilevazione
  • Questionari

 

PROGETTO INGLESE

Per essere in linea con gli obiettivi della Agenda 2030, si vuole offrire ai nostri alunni di 3-6 anni l’esperienza di bilinguismo.

Il percorso proposto mira a sviluppare la capacità di comprensione e di produzione orale della lingua straniera, utilizzata in contesti significativi e stimolanti, attivando tutti i canali sensoriali del bambino e a sensibilizzarlo ad un confronto diretto tra la propria cultura e le altre. La lingua inglese, in età prescolare, quando le connessioni neurologiche del bambino sono in formazione, favorisce lo sviluppo generale del bambino, il suo potenziale affettivo, sociale e cognitivo, abituandolo al pensiero flessibile.

Obiettivi formativi:

  • Ampliamento delle potenzialità espressivo-comunicative attraverso lo sviluppo delle abilità di listening, reading, speaking.
  • Arricchimento delle proprie conoscenze della cultura e civiltà dei paesi di lingua inglese e operare confronti con la propria cultura e il proprio vissuto personale.

Metodologia

  • Apprendere la nuova lingua in modo similare ai processi di acquisizione del Il bambino inizia a conoscere il mondo ed impara a parlare all’interno di esperienze di carattere ripetitivo condivise con l’adulto.
  • Realizzare tecniche di insegnamento di carattere operativo e interattivo come avviene per la prima lingua e analogamente deve avvenire per la nuova lingua.
  • Realizzare teatrale di storie, con il supporto della gestualità e della mimica, per permettere che il significato delle parole e delle frasi venga appreso. L’iter scelto, infatti, si basa sulla presentazione di racconti. La contestualizzazione della lingua straniera all’interno del mondo immaginario di una storia rende più semplice e significativa l’acquisizione linguistica da parte dell’alunno

Materiali

Flashcards, storycards, lettore CD, SMART TV, cartoncino colorato, colla, forbici, colori.

Spazi: Laboratorio L2, salone-palestra, cortile.

Durata: Ottobre-marzo con incontri settimanali.

 

Integrano il progetto momenti di routine settimanale.

3-4 anni: Stati d’animo; Nursery rhymes; Numeri; Animali; Azioni

Actions songs: la maggior parte delle lezioni sono incentrate su attività di ascolto (listening) di canzoncine che richiedono spesso l’esecuzione fisica di semplici azioni (clap your hands, spin around, sit down, stand up, bye bye) o la ripetizione di suoni (no, yes, please, mimare il verso degli animali). Utilizzo di colorate flashcards per introdurre i personaggi delle nursery rhymes (the dog, teddy bear, the monkey, the spider ecc.) e per la realizzazione di semplici giochi (viene richiesto ai bambini di trovare nella classe le flashcards che l’insegnante ha nascosto).

 

SEZIONE 5-6 ANNI: Azioni; Saluto; Famiglia; Colori; Numeri; Parlo di me; Il corpo; Tradizioni; Animali; Cibo; Forme; Abbigliamento; Tempo atmosferico.

Partendo dalla propria identità culturale, il progetto si propone di far scoprire e far vivere ai bambini anche alcune tradizioni e festività inglesi: Christmas; Father’s day; Easter; Earth day; Mother’s day.

 

Verifica e monitoraggio

La verifica da parte dell’insegnante si muove attraverso due azioni:

  • osservazione diretta in classe di ogni alunno;
  • somministrazione di prove costruite ad hoc a fine di ogni percorso didattico;
  • Play and act (giochiamo ad eseguire il comando-brevi interazioni).

L’azione congiunta di queste modalità di verifica consentono all’insegnante di avere un quadro completo del profilo di ogni studente.

 

PROGETTO COMPUTER

Destinatari:

Sono coinvolti i bambini di anni 5 e tutte le insegnanti del plesso

Motivazioni: “Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come spettatore e come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della multimedialità, favorendo un contatto attivo con i media e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative…”

Il laboratorio offre un ampliamento dell’offerta formativa, attraverso l’introduzione di strumenti tecnologici multimediali, utilizzati come supporto alla didattica delle varie attività, anche dal punto di vista metodologico, per sviluppare forme di conoscenza più ricche e complete. I bambini vengono condotti a una prima conoscenza del computer e utilizzeranno semplici programmi che li aiuteranno ad affinare la manualità durante l’utilizzo dello strumento.

  • Ampliare l’offerta
  • Favorire l’apprendimento globale con l’utilizzo di tutti i canali sensoriali, emotivi e cognitivi.
  • Sviluppare il senso
  • Stimolare la creatività, la percezione, l’attenzione e la
  • Sollecitare sul piano relazionale l’abitudine ad ascoltare, collaborare, lavorare in gruppo.

PROGETTO LETTURA

Destinatari:

Sono coinvolti tutti i bambini della scuola.

Motivazioni:

La lettura è un’attività centrale nel processo di formazione del bambino.

L’amore per la lettura è raramente una conquista dell’età adulta e in genere, chi non ha assunto e interiorizzato nel corso degli anni il piacere di leggere, difficilmente potrà recuperare un rapporto significativo con il libro. Avviare quindi il bambino fin dall’infanzia a sviluppare un atteggiamento di curiosità e di interesse verso il libro significa aiutarlo a diventare in futuro un bravo lettore.

La scuola assume un ruolo di primaria importanza in questo compito di trasmettere l’interesse per il libro.

Il progetto nasce dall’idea di offrire ai bambini opportunità di scoprire, attraverso la lettura, il libro come oggetto misterioso che diverte e fa delle magie diverse da quelle dei giocattoli.

  • Creare momenti di condivisione della storia
  • Arricchire l’immaginazione del bambino
  • Arricchire e ampliare le conoscenze linguistiche del bambino
  • Creare forme di dialogo tra i bambini con l’adulto Metodologia:
  • Lettura guidata, promuovendo l’ascolto attivo al fine di permettere nei bambini il formarsi di immagini mentali e guidarli alla scoperta della dimensione fantastica.
  • Lettura libera, momento in cui il bambino da solo sceglie un libro, lo sfoglia, lo legge a modo suo, lo interpreta, lo modifica.
  • La condivisione, momento in cui il bambino rende partecipi e coinvolge gli altri ad ascoltare la storia da lui letta
  • La rielaborazione, può avvenire verbalmente attraverso la ricostruzione della storia dai racconti dei bambini o in classe con testimonianze grafiche

Spazi:

Saranno utilizzati tutti gli spazi della scuola.

 

PROGETTO MOTORIA

Destinatari:

Sono coinvolti tutti i bambini della scuola di anni 3-4-5.

Motivazioni:

Con il laboratorio di espressione corporea il bambino realizza e condivide, esperienze emozionali, creative e relazionali attraverso il corpo e la mente. Il movimento espressivo e creativo organizza il movimento per esprimersi, comunicare e inventare: sapersi muovere, saper creare e saper osservare. Il corpo diventa sensibile, armonico, attento al sentire soggettivo, preoccupato della relazione con gli altri, il bambino impara a conoscere il proprio corpo e ad usare il movimento come mezzo di comunicazione, impara che – a seconda delle emozioni e delle sensazioni provate – la qualità del proprio movimento varia ed è collegata allo spazio usato, alla musica, al ritmo e alle persone che lo circondano. Il laboratorio diventa così centro di creatività e conoscenza, strumento educativo e formativo, capace di favorire lo sviluppo integrale della persona, inteso nelle sue componenti sensibili (fisiche, emotive), morali (relazionali e artistiche) e intellettuali (cognitive).

Metodologia:

Percorsi motori utilizzando cerchi, coni, aste, tunnel, tappetini. Spazi:

Saranno utilizzati il salone della scuola e il giardino.

 

PROGETTO DANZA

Per crescere, tutti abbiamo bisogno di esplorare le possibilità del nostro strumento di azione nel mondo: il corpo. Questo esercizio, istintivo e necessario, dovrebbe essere in primo luogo una gioia e un piacere, costruendo un linguaggio comune sotto uno sguardo accogliente, critico ma non giudicante, questa esperienza può diventare condivisa e consapevole, trasformandosi in qualcosa in più, gettando un ponte tra il fare e il pensare.

Attraverso la danza educativa i bambini e i ragazzi, femmine e maschi, sperimentano un lavoro di ricerca conoscitiva, artistica e scientifica sul proprio corpo, in un completamento e affinamento dell’educazione motoria. Imparano a “sapersi muovere”, cioè a creare e interpretare in termini intenzionali, comunicativi e creativi il proprio movimento.

Proporre un laboratorio di “danza educativa” nella scuola dell’infanzia, significa realizzare e condividere, assieme ai piccoli alunni, esperienze emozionali, creative e relazionali attraverso il corpo e la mente. La danza educativa è l’arte di usare e organizzare il movimento per esprimersi, comunicare e inventare: sapersi muovere, saper creare e saper osservare.

Il corpo proposto dalla danza educativa è un corpo sensibile, armonico, attento al sentire soggettivo, preoccupato della relazione con gli altri. Danzando il bambino impara a conosce il proprio corpo ed usare il movimento come mezzo di comunicazione, impara che, a seconda delle emozioni e delle sensazioni provate, la qualità del proprio movimento varia ed è collegata allo spazio usato, alla musica, al ritmo e alle persone che lo circondano. Si rivela pertanto un importante strumento di formazione ed educazione nonché di integrazione di alunni con disagio e/o problematiche socio-relazionali, assolvendo talvolta ad una funzione terapeutica. Il laboratorio di danza educativa diventa così centro di creatività e conoscenza, strumento educativo e formativo, capace di favorire lo sviluppo integrale della persona, inteso nelle sue componenti sensibili, morali e intellettuali.

Finalità:

  • potenziare la capacità di utilizzare il corpo per relazionarsi con gli altri, sviluppando l’esplorazione dei principali elementi fondati della danza educativa: corpo – spazio – dinamica – relazione
  • incoraggiare e consolidare l’impulso innato del movimento danzato offrendo a tutti i bambini il diritto alla danza, intesa come espressività intenzionale, consapevole e condivisa.
  • valorizzare la funzione ludica del patrocinio culturale della danza come esperienza positiva per raggiungere il benessere interiore

Obiettivi:

  • facilitare la libera espressione del movimento
  • promuovere una crescita equilibrata e globale della persona
  • favorire l’attività sinergica del corpo/mente
  • favorire la socializzazione
  • promuovere e favorire l’integrazione di alunni con disagio e/o problematiche socio-relazionali. Metodologia e attività:
  • momenti di esplorazione del proprio movimento, libero o ritmico, sotto la guida e lo sguardo dell’adulto, si trasformano in ricerca attiva, scoperta e consapevolezza.

Destinatari:

  • tutti i bambini della scuola dell’Infanzia Personale coinvolto:
  • maestri esperti con esperienza nel settore e attitudine alla realizzazione di percorsi di danza educativa con i bambini
  • maestre curricolari Spazi:
  • salone della scuola

Tempi di realizzazione e pianificazione degli incontri:

  • ottobre/giugno a cadenza settimanale, ciascun gruppo, diviso per sezioni, lavorerà con l’insegnante di danza

 

PROGETTO EDUCAZIONE RELIGIOSA

“La bellezza del Creato: opera d’arte di Dio”

Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola.

Per favorire la loro maturazione personale nella sua globalità, i traguardi relativi all’ IRC sono distribuiti nei vari campi di esperienza.

Di conseguenze ciascun campo di esperienza viene integrato come segue.

Traguardi di sviluppo delle competenze:

  • Il sè e l’altro: il bambino scopre nel Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprendere che Dio è padre di ogni persona e che la Chiesa è comunità di uomini e donne uniti nel suo nome, per iniziare a maturare un positivo senso di se e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenze tradizioni culturali e religiose.
  • Il corpo e il movimento: riconoscere nei segni del corpo la propria esperienza religiosa e quella degli altri, manifestando quindi anche con il linguaggio corporeo la sua interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
  • Immagini, suoni, colori: riconoscere alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi e arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
  • I discorsi e le parole: impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, e sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso
  • La conoscenza del mondo: osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo riconosciuto dai cristiani e dai tanti uomini religiosi come dono di Dio creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e rispetto.

 

PROGETTO SICUREZZA

La scuola, oltre a rispettare gli standard di sicurezza previsti dalla D.L. 81/2008 in materia di sicurezza e salute dei lavoratori sul luogo di lavoro s’adopera per diffondere negli alunni e negli operatori scolastici la cultura della prevenzione. Per tale ragione è posta particolare attenzione alla sensibilizzazione, all’informazione e alla formazione degli alunni e di tutto il personale della scuola.

Tale intervento si articola attraverso:

  • La messa in atto di comportamenti corretti nella quotidianità
  • Le conoscenze utili per affrontare situazioni di rischi/pericolo
  • La conoscenza di un piano di evacuazione della scuola da attuare in caso di emergenza

La scuola dispone di un piano di evacuazione dell’edificio in caso di emergenza con un servizio interno del preposto. Periodicamente si svolgono prove di evacuazione per verificare la funzionalità del piano.

 

PROGETTO EDUCAZIONE CIVICA

Un’attenzione particolare merita l’introduzione dell’educazione civica nella scuola dell’infanzia, prevista dalla Legge, con l’avvio di iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile.

Così come prevedono le Linee Guida del 22/06/2020, per la Scuola dell’Infanzia “tutti i campi di esperienza individuati dalle Indicazione nazionali per il curricolo possono concorrere, unitamente e distintamente, al graduale sviluppo della consapevolezza della identità personale, della percezione di quelle altrui, delle affinità e differenze che contraddistinguono tutte le persone, della progressiva maturazione del rispetto di sé e degli altri, della salute, del benessere, della prima conoscenza dei fenomeni culturali”.

Attraverso la mediazione del gioco, delle attività educative e didattiche e delle attività di routine i bambini possono essere guidati ad esplorare l’ambiente naturale e quello umano in cui vivono e a maturare atteggiamenti di curiosità, interesse, rispetto per tutte le forme di vita e per i beni comuni. Il costante approccio concreto, attivo e operativo all’apprendimento potrà essere finalizzato anche alla inizializzazione virtuosa ai dispositivi tecnologici, rispetto ai quali gli insegnanti potranno richiamare i comportamenti positivi e i rischi connessi all’utilizzo, con l’opportuna progressione in ragione dell’età e dell’esperienza.

Educare alla Cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogno e la necessità di gestire i rapporti.

 

PROGETTO MUSICA

Attraverso il gioco, lo studio, l’esplorazione, la scoperta, la percezione e l’interazione con il proprio corpo, con gli strumenti, e con l’ambiente in cui vive, il bambino si apre al mondo dell’educazione musicale, imparando, sviluppando e potenziando il movimento, il canto, l’ascolto, la propria espressione ritmico-dinamica, individuale ed unica, condividendo la propria crescita personale e musicale attraverso innovativi programmi didattici e creative attività di socializzazione.

Obiettivi:

  • educare all’ascolto
  • sensibilizzare all’empatia
  • apprendere e riprodurre i ritmi e i suoni
  • manifestare la propria unicità espressiva corporea e vocale
  • rendere ritmicamente consapevole e coordinata la capacità motoria e gestuale
  • potenziare la manualità
  • conoscere gli strumenti musicali e saper interagirvi
  • conoscere la scrittura musicale
  • condividere e rafforzare la socializzazione e la cooperazione
  • relazionarsi con l’ambiente circostante rispettandolo e con altre culture Programma e modalità di lavoro
  • Tutte le Lezioni verranno effettuate parlando in italiano e traducendo immediatamente in lingua inglese.
  • Lezione 1 Il corpo umano è il protagonista, i bambini scopriranno il suono, silenzio, i suoni artificiali e naturali, producendo in prima persona suoni e rumori con il proprio corpo (battendo le mani, strofinando le mani sulle gambe, battendo i piedi a terra, deglutendo, urlando, fischiando, schioccando le dita, ridendo, piangendo…), supportati da attività di ascolto, di ballo di gruppo, favole (“La storia di pallino e pallina”), filastrocche musicate e cantate in video da “Masha e Orso” e “Topolino” (“Bim Bum”, “La bella lavanderina”, “Se sei felice”, “La zia di Forlì”).
  • Lezione 2: Attraverso attività d’ascolto e di ballo di gruppo su canzoncine tra cui “Il ballo del qua qua”, e favole, si stimoleranno i bambini a riprodurre mimicamente e onomatopeicamente gli animali e i suoni ambientali (il suono della pioggia, del vento, lo Squalo Tantan, l’ambulanza Nino, il lupo Ululì e la lupa Ululà, la serpentella SuSy…).
  • Lezione 3 Far riconoscere e far esprimere ai bambini le proprie emozioni (felicità, rabbia, paura, ..), mediante la corretta associazione dei colori agli stati d’animo (il giallo sole alla gioia, il rosso cuore all’amore, il blu mare alla tristezza..), facendogli sempre ascoltare e riprodurre il suono da loro prodotto (il battito del cuore Tu Tun, il bicchiere rotto Crash..). I bambini saranno motivati a riprodurre molteplici e differenti sentimenti disegnando su cartoncino degli emoticon espressivi (faccine dalle molteplici espressioni).
  • Lezione 4 Dall’associazione dei colori agli stati d’animo con gli emoticon espressivi creati, i bambini scopriranno il nome delle note musicali e accompagnati dalle basi musicali di canzoncine tra cui “le sette note”, balleranno e salteranno per associazione sopra i cartoncini di carta colorati al fine di individuare la nota giusta, imparando la scala musicale e con “il pappagallo Totò” i ritornelli, sulla canzone “bello è il mondo” e “Inno alla gioia” di
  • Lezione 5 I bambini vivranno il proprio corpo come uno strumento musicale, fonte di suoni lunghi e corti (le dita suoni corti, le braccia suoni lunghi), con l’obiettivo di educare gli arti e la vocalità al ritmo. Potenziando la capacità associativa e riconoscitiva, utilizzeranno i cartoncini per creare dei percorsi musicali, sequenze ritmiche, fatti di pallini “emoticon” per i suoni brevi e striscette, “la lumaca Mimì e il bruco Momò”, per i suoni lunghi, che indicheranno al momento in cui sentiranno la canzone “suono corto, suono lungo”, o la “danza della fata confetto” tratta dallo Schiaccianoci.
  • Lezione 6 I bambini scopriranno i diversi moti del ritmo, la velocità, mediante una condivisa attività motoria (camminata veloce in circolo, camminata lenta, passetti corti, passi lunghi, passi da robot..) al fine di apprendere le differenti dinamiche musicali (accelerando, ritardando..) ascoltando prima la favola tratta dai libretti d’opera e poi inscenandola, tra cui “nella sala del Re della montagna” di Grieg.
  • Lezione 7 Attraverso coreografie danzanti in gruppo, musicate su favole e libretti d’opera, tra cui la canzone “pianissimo”, “La danza d’autunno”…, matureranno un uso corporale integrale e omogeneo, volto all’apprendimento del diminuendo, crescendo, e di tutte le sfumature dal pianissimo al fortissimo…
  • Lezione 8 I bambini impareranno i nomi in inglese delle note musicali, e sulla canzone della vecchia fattoria impareranno anche i nomi degli Inventeranno una sequenza di note con l’alfabeto musicale inglese che suoneranno con il corpo e su cui balleranno.
  • Lezione 9 Apprendimento pratico da parte dei bambini (con l’utilizzo del pianoforte verticale, sonagli, triangolo, maracas, nacchere, legnetti, tamburelli…), della distinzione costruttiva e timbrica, nonché della classificazione degli strumenti musicali (a percussione, a fiato, a corde
  • Lezione 10 I bambini dopo aver interagito ritmicamente con veri strumenti, verranno guidati nella costruzione di repliche strumentali (chitarre, nacchere, maracas…) con materiali riciclabili (cucchiaini e piattini di plastica, tappi di bottiglia, elastici, campanelli, sassolini, bottigliette in plastica, cannucce, rotoli di cartone rigido) anche negli spazi esterni all’edificio scolastico, nel parco in dotazione ad esempio, al fine di stimolare, sviluppare e potenziare la manualità e il rispetto ecologico dell’ambiente circostante, immergendosi nella natura. Laboratorio pomeridiano Per i bambini che si volessero addentrare nello studio serio e metodico di uno strumento musicale, si organizzano dei seminari serali facoltativi: – teorici di gruppo (storia della musica e solfeggio parlato e cantato); – individuali di prassi (lezioni di pianoforte e tastiera midi in grado di riprodurre sonorità di altri strumenti); volti a consentire al bambino un livello avanzato di preparazione uniforme agli standard e ai programmi di conservatori e istituti pareggiati musicali d’Italia, con repertori personalizzati, da concordare in sede di lezione.

Il progetto s concluderà a marzoa del  con i bambini che metteranno in scena uno spettacolo, con le canzoni e

strumenti appresi durante le lezioni, ini occasione della festa del papà.

PROGETTO CORPO

Il progetto nasce dall’esigenza di accompagnare i bambini nel loro cammino evolutivo alla scoperta del corpo, offrendo loro la possibilità di interpretare e leggere i propri codici, di conoscere meglio le proprie emozioni e di prendere consapevolezza con se stessi, anche in relazione agli altri. La corporeità e il movimento rappresentano veri e propri strumenti di scoperta e di sviluppo che contribuiscono alla maturazione globale della personalità. Tramite l’esperienza corporea, l’attività motoria riesce a coniugare lo sviluppo del movimento e quello dell’intelligenza, poiché corpo e mente dialogano tra loro e sono indissolubilmente legati.

Il progetto è un’occasione di incontro e condivisione, una possibilità di muoversi e di dialogare con gli altri, rapportandosi con lo spazio e con gli oggetti.

La scuola dell’infanzia è un ambiente formativo dove, mediante qualificate attività educative e didattiche, si acquisiscono competenze di base atte a promuovere la crescita armonica ed integrale della persona, ed è proprio il luogo adatto ad offrire l’occasione di conoscere, esplorare, percorrere, indagare, perché il bambino cominci ad avere maggior consapevolezza di sé e del proprio corpo, a collocare se stesso, ad individuare punti di riferimento e a rappresentare la realtà con parole, disegni e attività specifiche inserite sempre in un contesto ludico

Il gioco, infatti, è uno strumento educativo e didattico eccellente come veicolo di conoscenza e di relazioni, le proposte di questo progetto saranno accessibili a tutti gli alunni e presenteranno difficoltà e gradi d’intensità crescenti.

Il progetto ha il fine di far conoscere le varie parti del corpo, di prendere consapevolezza del movimento come mezzo di espressione delle proprie emozioni, di accompagnare il bambino verso la costruzione della propria maturazione e sviluppare una corretta autostima di sé. Il percorso educativo terrà in considerazione il bisogno di conoscenza del bambino e la sua naturale curiosità nell’esplorare la realtà circostante. Attraverso letture di testi illustrati e laboratori a tema si andranno a scoprire le diversi parti del corpo e le loro funzioni.

obiettivi:

  • Riconoscere il proprio corpo e la propria identità
  • Rappresentare lo schema corporeo in modo completo e strutturato
  • Migliorare il coordinamento oculo-manuale
  • Sviluppare atteggiamenti di rispetto e di cura verso il proprio corpo
  • Acquisire sicurezza nelle proprie capacità motorie
finalita’:
  • Star bene e sentirsi sicuri
  • Acquistare la capacità di governare e interpretare il corpo
  • Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione e l’osservazione
  • Scoprire gli altri e i loro bisogni
  • Accettare e condividere le prime regole

Le finalità della scuola dell’infanzia richiedono attività educative che si sviluppano nei “campi di esperienza”. Ogni campo di esperienza, infatti, offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.

Nel progetto corpo abbiamo dedicato particolare attenzione al tema dell’educazione alimentare, dato che i bambini trascorrono a scuola gran parte della loro giornata, compreso il momento del pranzo, ed è proprio attorno alla tavola che i bambini assaggiano e manipolano una varietà di alimenti a volte a loro sconosciuti.

L’educazione alimentare per bambini comincia in famiglia: l’osservazione e l’imitazione di quello che i bambini vivono nella loro quotidianità crea le basi per un corretto stile di vita, anche alimentare. La scuola si affianca alla famiglia, con cui deve perseguire un progetto unitario di corretta educazione alimentare, anche per la prevenzione di numerose malattie che, sempre di più, colpiscono i più piccoli. Prima tra tutte l’obesità infantile che, purtroppo, oltre a crescere vertiginosamente di anno in anno, è la precondizione che potrebbe degenerare in patologie ben più gravi.

La qualità e la varietà dei cibi sono aspetti che i bambini dovrebbero incominciare ad apprezzare e a conoscere come importanti per la propria salute.

Scandire il momento dei pasti, sedersi a tavola tutti insieme, il rispetto della tavola e delle posate, sono primi requisiti per riuscire a rispettare e a valorizzare il cibo.

Ecco perché, l’educazione alimentare a scuola ha un ruolo determinante nella prevenzione, ma sarà necessario che i comportamenti alimentari vengano interiorizzati dai bambini fino a diventare consuetudini.

Il progetto di alimentazione, proprio per questo motivo, non deve mai esaurirsi tra le mura scolastiche ma sarà anche la famiglia che dovrà essere coinvolta a pieno titolo dall’istituto e dovrà giocare un ruolo primario nell’educazione alimentare per i bambini.

Dunque, scuola, famiglia e bambini saranno i protagonisti assoluti di un circolo virtuoso che collegherà i vari attori sociali tra loro nel tentativo unico del raggiungimento di un obiettivo comune.

Il lavoro educativo deve cercare di creare condizioni per la scoperta degli alimenti e la costruzione di nuovi piaceri. Ma deve trovare l’occasione per trovare se stesso in un percorso di gruppo, di difendere le proprie individualità e differenze pur nell’adozione di comportamenti sociali. Le attività proposte sono pensate per i tutti i bambini di ogni fascia di età privilegiando l’asse del gioco come esperienza e la dimensione sociale del fare, proponendo momenti di intersezione coinvolgendo anche famiglie e territorio. Perché mangiare insieme, come giocare insieme, è una grande occasione per sentirsi rassicurati ed accolti, per pensarsi e riconoscersi come soggetto ricco di idee, emozioni, conoscenze ed esperienze Lo sviluppo di contenuti relativi all’educazione alimentare ha inferenze in tutti i campi di esperienza in quanto coinvolge abilità senso-percettive, linguistiche, logiche, scientifiche ed espressive. Le attività sul cibo, proposte in un ambito di gioco e ricerca, sono propedeutiche ad un corretto rapporto con lo stesso e rappresentano un passaggio importante ai fini dell’educazione alla salute, i cui obiettivi sono:

  • sviluppare la conoscenza del cibo partendo dai 5 sensi
  • superare la diffidenza verso alcuni cibi
  • sviluppare il piacere di assaggiare
  • promuovere atteggiamenti di curiosità e ricerca nei confronti degli alimenti
  • avviare i bambini ad assumere buone pratiche alimentari
  • avviare i bambini al riconoscimento delle sensazioni di sazietà e di fame
  • aiutare il bambino ad aprirsi alle varietà degli alimenti
  • avviare il bambino ad esperienze concrete sul cibo metodologie privilegiate:
  • gioco manipolativo, esplorativo, di ricerca, simbolico/imitativo
  • ricerca ed esplorazione di caratteristiche, trasformazioni e processi
  • vita di relazione per il confronto delle conoscenze e delle abitudini
  • vedere, annusare, ascoltare, gustare, toccare, scoprire
  • apprendimento cooperativo
  • brain storming
  • didattica laboratoriale
  • circle time
  • lavoro di gruppo

I bambini sono stati stimolati ad esplorare, assaggiare, manipolare, scoprire creare con i 5 sensi. L’esperienza ha rappresentato il punto di partenza per avvicinarsi al cibo e approfondire la sua conoscenza giocando con esso. Le proposte sono state pensate e strutturate in modo da suscitare nei bambini sorpresa, stupore, curiosità e voglia di partecipazione grazie anche alla lettura animata del libro di Eric Carle “Il piccolo bruco mai sazio”. Questo libro è stato scelto dalle insegnanti anche per la semplicità delle immagini, che arrivano immediate ai bambini, per i colori vivaci e per la trama: il protagonista è un simpatico bruco molto affamato che mangia di buona lena tutto quello che gli capita… La storia, nella sua semplicità, contiene molti elementi che consentono di discutere coi bambini alcuni aspetti fondamentali di una corretta alimentazione.

In questo racconto il protagonista è appunto un bruco avido di cibo, che giorno per giorno mangia sempre più di quello che gli serve. Alla fine il bruco si rende conto di aver esagerato, prova a cambiare abitudini e si trasforma poi in farfalla. Anche i bambini all’inizio dell’anno sono come “bruchetti” e il nostro obiettivo è di aiutarli a diventare alla fine dell’anno delle piccole “farfalle”, lavorando con loro sui cibi, sull’assaggio, sulle sensazioni e sui colori. Lo sfondo fantastico, che generalmente ci accompagna nelle nostre proposte e progetti annuali, è significativo in quanto rappresenta un contenitore unico, che aiuta i bambini a percepire le esperienze proposte in modo coerente e completo; scandisce il tempo, sviluppando la capacità di orientamento e favorisce un attaccamento emotivo ed affettivo all’esperienza, condizione necessaria per lo sviluppo dell’apprendimento e delle abilità. La narrazione è stata proposta ai bambini più volte, anche in intersezione per gruppi misti per età e sotto diverse forme, a partire da una lettura animata fatta con pupazzi, ed è diventata una storia conosciuta da condividere con gli amici più grandi nei laboratori di intersezione e con le famiglie. Il bruco (o la tartaruga o altro personaggio vicino al mondo dei bambini) ci ha accompagnato in molti momenti delle attività dell’anno: dal carnevale, dalla primavera, alla scoperta delle stagioni e dei giorni della settimana.

Se il piacere è un fatto individuale, l’educazione e soprattutto la scuola sono fatti collettivi.